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martedì 17 febbraio 2015

Brasile. Rio de Janeiro Copacabana Corcovado Pào Azucar

Cosa dire di Rio de Janeiro? Uno spettacolo senza paragoni! Noi l'abbiamo visitata a gennaio, appena dopo le feste di Natale e appena prima dell'inizio dei grandi festeggiamenti del Carnevale. Sono stati tre giorni intensi ed emozionanti.Appena arrivati a Rio de Janeiro, nonostante fossimo stanchi dopo il lungo viaggio aereo, non abbiamo saputo resistere e ci siamo fiondati sulla mitica spiaggia di Copacabana per bere la prima caipirinha di una lunga serie! 

Rio de Janeiro Copacabana
È la spiaggia più famosa al mondo dove si riesce a fare di tutto: si beve, si mangia, si canta, si ballano la capoeira e la samba e ovviamente si gioca a calcio; qui infatti ad ogni ora del giorno qualcuno improvvisa un torneo!!! È una spiaggia in cui si possono vedere le contraddizioni di una metropoli come questa dove convivono i ricchi e i poveri delle favelas, i super palestrati con le tante persone con handicap dovuti alle unioni tra parenti. 

Rio de Janeiro Copacabana
Alla sera, dopo un breve riposino per recuperare il jet lag, siamo andati in una scuola di samba consigliataci da un taxista: l'Acadêmicos do Grande Rio.Qui le rappresentazioni di samba sono organizzate per i turisti, ma nonostante ciò sono una grande attrazione, soprattutto per i maschietti che adorano le ragazze in costumi succinti che riescono a muovere parti del corpo impensabili. 

Rio de Janeiro Academicos do Grande Rio
Rio de Janeiro Academicos do Grande Rio
















Il nostro tour è proseguito il giorno seguente con la meta che nessun viaggiatore può perdersi: il Cristo Redentore. Dalla cima del Corcovado, la montagna su cui si erge la statua, la vista è mozzafiato, per non parlare poi del magnetismo del Cristo stesso, alto 710 m. 

Rio de Janeiro Cristo Redentore
Rio de Janeiro Corcovado Rack railway 
















Il braccio sinistro indica la zona nord della città dove c'è lo stadio Maracanà, il braccio destro la zona sud dove si trovano la spiaggia e il quartiere di Ipanema
Noi ci siamo divertiti a raggiungere la cima con un trenino a cremagliera il Corcovado Rack Railway dal quale abbiamo potuto ammirare il panorama della lussureggiante foresta di Tijuca.

Rio de Janeiro Corcovado
La giornata è proseguita con la visita allo stadio Maracanà. Simone non vedeva l'ora di entrare in questo enorme tempio del calcio! Abbiamo visitato il museo dello sport all'interno dello stadio dove sono esposti fotografie, coppe, poster e anche le divise dei più grandi calciatori brasiliani.

Rio de Janeiro Maracanà
La visita è proseguita negli spogliatoi, nella sala delle conferenze stampa e per finire, dopo esserci incanalati nel tunnel che porta al prato, con un accompagnamento acustico che simulava i tifosi durante una partita, eccoci finalmente mettere piede sul mitico campo teatro di grandi sfide ed eventi. 

Rio de Janeiro Maracanà 
 Non ancora stanchi, abbiamo deciso di andare al Sambodromo, una strada a gradinate fatta appositamente per le parate di samba. Anche se alla fine il sambodromo vuoto non ha un grande fascino, noi ci siamo immaginati come può essere l'atmosfera durante il Carnevale più famoso del mondo, quando migliaia di persone ballano e cantano, vestite con costumi dai colori sgargianti.

Rio de Janeiro Pào Azucar
Il giorno dopo, siamo partiti alla volta del Pào Azucar, o Pan di Zucchero, la collina che domina la città; per arrivare in cima bisogna prendere due funivie, fino ad arrivare ad un'altezza di 396 m. Da qui c'è una vista straordinaria sulla baia, sulla città stessa, sul monte Corcovado con la sua statua del Cristo Redentore e sulla splendida spiaggia di Copacabana

Rio de Janeiro Rocinha
Con lo splendido panorama dall'alto del Pan di Zucchero ancora negli occhi, siamo partiti per una visita guidata alla "Rocinha", la più grande favela del mondo. Per assurdo, sorge in uno dei quartieri più ricchi di Rio de Janeiro, Gávea, sulle ripide pendici delle colline della zona nord. Questa visita è stata una delle esperienze più interessanti che abbiamo vissuto a Rio perché ci ha permesso di capire come vivono realmemte le persone in questi luoghi.

Rio de Janeiro Rocinha
La nostra guida era un abitante della favela stessa e ci ha accompagnati in case private costruite a ridosso della roccia, in negozi e ambulatori medici improvvisati, in vicoli stretti e disseminati di cavi elettrici penzolanti che ogni tanto vengono tagliati perché abusivi, ma che poi il giorno dopo vengono prontamente ricollegati alle linee comunali. Ci sono rimasti nel cuore i tanti bambini che ci seguivano durante la visita, chiedendoci caramelle o anche solo una carezza. 

Rio de Janeiro Rocinha
E ovviamente abbiamo assistito ad una partita di calcio tra ragazzini! La guida ci ha spiegato che molti calciatori famosi brasiliani come Ronaldo, Adriano e Romario, sono nati e cresciuti nelle favelas e, grazie al calcio, sono riusciti a cambiare vita anche se portano ancora dentro i luoghi delle loro origini. Inutile dire che Rio de Janeiro, come tutto il Brasile, nonostante le sue contraddizioni, ha lasciato in noi una grande voglia di vivere e la saudade si fa ancora sentire, anche a distanza di molti anni.




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