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domenica 12 aprile 2015

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lunedì 6 aprile 2015

California. Big Sur da San Francisco a Los Angeles

Il nostro viaggio nell'ovest degli Usa continua con il tragitto San Francisco-Los Angeles.
Dopo gli splendidi giorni passati a San Francisco, la nostra partenza, anche se un pò rattristata dal dover abbandonare i cable car, i saliscendi delle colline di San Francisco, il Golden Gate Bridge e tutte le meraviglie della città, è stata rallegrata dall'emozione della scoperta di un tratto di costa americana che sappiamo essere di una bellezza quasi surreale la Costa Centrale, compresa tra San Francisco e Los Angeles. Partiti di buon'ora da San Francisco, la nostra prima tappa è stata Monterey, famosa in tutto il mondo per i suoi edifici storici, per il Monterey Bay Acquarium, per la riserva naturalistica marina e per il circuito "Laguna Seca".

Monterey California
Dal 1992 la baia di Monterey è una riserva marina nazionale e si può esplorarla in diversi modi: in kayak, in barca, con le immersioni subacquee o con lo snorkelling. Il nostro intento era quello di partire dal Fisherman's Warf per una splendida uscita di Whale Watching, ma siamo stati sfortunati: il mare quel giorno era molto agitato e i marinai hanno deciso di non far partire nessuna imbarcazione! Emma era la più dispiaciuta di non poter andare a vedere le balene e non l'ha presa troppo bene...Simone ed io invece, dopo il primo momento di sconforto, abbiamo richiamato alla mente la nostra prima uscita di Whale Watching avvenuta in Canada, nella baia di San Lorenzo, e siamo riusciti a calmare Emma, ma che fatica!

Monterey California
Per consolarci abbiamo deciso di fare una passeggiata lungo il Fisherman's Warf e ad un certo punto abbiamo sentito un gran frastuono provenire dalla spiaggia vicina e allora, via di corsa a vedere cosa stava succedendo: meraviglia delle meraviglie, sulla spiaggia c'era una grande colonia di leoni ed elefanti marini spaparanzati al sole! Qualcuno, più attivo degli altri, si è prodigato in balletti acquatici spettacolari, altri invece hanno litigato tra loro come bambini all'asilo, altri ancora, stanchi della vitaccia da spiaggia, hanno preso il largo con pochi e veloci movimenti! Risollevato il morale di Emma, siamo tornati alla macchina per proseguire nel nostro viaggio, ma abbiamo dovuto fare un'altra tappa sul molo: uno splendido pellicano ci ha deliziati con le sue evoluzioni in mare, per poi appoggiarsi vicino a noi per ingurgitare il pesce appena pescato!

Monterey California 
Dopo questa interessante tappa, abbiamo dovuto momentaneamente abbandonare la costa per andare al circuito automobilistico e motociclistico di Laguna Seca! Di certo non potevamo farci scappare un 'occasione simile e questa volta era Simone il più entusiasta! Non stava più nella pelle, e solo aver visto qualche moto che girava sul circuito, lo ha fatto felice! (per altri particolari su Laguna Seca vi rimando al post "I circuiti di treintornoalmondo").

Laguna Seca California
Tornati sulla costa, oltrepassata la splendida cittadina di Carmel-by-the-Sea, eccoci arrivare là dove comincia il Big Sur, il tratto di costa scoscesa lungo circa 160 Km compreso tra il fiume Carmel e San Carpoforo Creek. La spettacolarità del panorama è unica e la Highway 1 in questo tratto è considerata uno dei percorsi più scenografici del mondo!

Big Sur California
Le spiagge sono poche e non balneabili, vista la forza delle onde dell'oceano in questo punto, ma la bellezza della scogliera che si getta a picco nel blu del mare, è uno spettacolo indimenticabile. Lungo tutto il tragitto ci sono delle piazzole di sosta per godersi il panorama, ma le strutture sono rare: si trovano pochissime costruzioni di legno, qualche motel e qualche campeggio. Il bello del Big Sur è proprio la sua bellezza selvaggia e la forza che l'oceano trasmette attraverso le onde che si infrangono sulla roccia. Superato questo tratto di costa, ci siamo fermati per la notte a San Luis Obispo, a circa metà strada tra San Francisco e Los Angeles. Questa cittadina universitaria è molto carina e vivace e la nostra serata è trascorsa tra cena e passeggiata in attesa che il nostro bucato fosse pronto alla lavanderia più vicina all'hotel!

Big Sur California
La mattina successiva siamo partiti alla volta di Santa Barbara, una bellissima cittadina che ci ha sorpresi molto per la sua estraneità alle altre città americane. Più che negli Usa qui sembra di essere in un paese del mediterraneo con molte costruzioni in stile ispanico, palme giganti e bouganville fiorite che colorano ogni giardino. Da vedere certamente il molo sul lungomare, la County Courthouse e la vecchia Missione di Santa Barbara.

Big Sur California
Il nostro viaggio è continuato sulla costa e finalmente eccoci arrivare ormai a Los Angeles, ma prima dobbiamo per forza fermarci a Malibu, luogo sinonimo di surf, divi e stile di vita lussuoso! Molte celebrità come Leonardo Di Caprio, Brad Pitt e Angiolina Jolie e molti altri vips, hanno una casa da queste parti e, mentre la voglia di fare un giretto al loro centro commerciale preferito ( Malibu Country Mart) cresce in noi, ecco che ad un semaforo, proprio di fronte a noi, c'è Brad Pitt a bordo della sua Ferrari. Che fortuna ragazzi!

Malibu California
Dopo questo piacevole diversivo e qualche foto della Surfrider, una delle più belle spiagge di Malibu, ci accorgiamo che il traffico comincia ad aumentare, la strada piano piano si allarga e ci rendiamo conto di essere ormai arrivati alla periferia di Los Angeles! Nel prossimo post il viaggio continua nella immensa Los Angeles!

Malibu California

giovedì 2 aprile 2015

Due giorni alle cascate di Iguaçu. Brasile e Argentina.

Spettacolare escursione alle cascate di Iguaçu, tra Brasile e Argentina
Dopo gli splendidi giorni trascorsi a Rio de Janeiro , siamo partiti con un aereo da Rio verso San Paolo e da qui ci siamo diretti a Foz Do Iguaçu, una particolare città del Brasile che vive quasi esclusivamente di turismo grazie alle imponenti cascate dell'Iguaçu. Il viaggio aereo non è stato molto agevole, ma quasi al termine del nostro tribolato volo, abbiamo iniziato a notare in lontananza una grande nube di vapore e abbiamo realizzato di essere arrivati alla nostra meta. 

Iguaçu Brasile
Durante i 18 anni di costruzione della diga di Itaipu (la più grande centrale elettrica del mondo), Foz do Iguaçu ha sperimentato cambiamenti frenetici e la sua popolazione è cresciuta a dismisura. Di per sè la città, quando ci siamo stati noi, non aveva un granché da offrire, se non qualche gioielleria, qualche boutiques, molte agenzie di viaggio e tantissimi negozi di souvenirs. Da qui però siamo partiti per una spettacolare visita alle famose Cascate di Iguaçu, al confine tra il Brasile e l'Argentina. I turisti che trascorrono una sola giornata fuori dal territorio brasiliano per visitare il lato argentino delle cascate, non necessitano di visto o di timbro per l'uscita, ma devono avere con sè il passaporto. 


Iguaçu Brasile
Lì dove il fiume Iguaçu si allarga e forma un'ampia curva intorno ad un magnifico tratto di foresta, ecco apparire questo gigantesco ed impressionante complesso di cascate. Le cascate si compongono di 275 salti d'acqua che occupano un'area di oltre 3 km di larghezza e 80 m di altezza, dimensioni che superano in altezza e in spettacolarità le cascate del Niagara. La descrizione e le foto però non rendono giustizia a queste meraviglie della natura che devono essere viste di persona e soprattutto ascoltate nel loro frastuono per essere apprezzate in maniera completa. 

Iguaçu Brasile
L'Argentina comprende il settore di maggiori dimensioni ed è l'ideale per una visione ravvicinata delle cascate e della foresta, mentre il settore brasiliano è quello di minore dimensione, ma offre una visuale d'insieme delle cascate da lasciare a bocca aperta tutti. 


Iguaçu Argentina



























Sia in uno che nell'altro, è possibile spostarsi attraverso dei trenini ecologici e a piedi su passerelle in legno e in cemento che si addentrano nella foresta dove la vegetazione è molto fitta, dove si sente sempre il rumore dell'acqua in sottofondo e dove si possono fare bellissimi incontri: noi abbiamo visto tucani, formichieri, tapiri, pappagalli, lucertole, colibrì e farfalle dai colori sgargianti, ma ci hanno detto che ci sono anche scimmie, picchi, formiche lunghe fino a 3 cm, cervi, bradipi e giaguari! 



Non contenti delle numerose e rinvigorenti docce fredde sulle passerelle che attraversano la foresta, abbiamo voluto raggiungere la celebre Garganta del Diablo (Gola del Diavolo) con un piccolo gommone: muniti di giubbotti salvagente e di custodie impermeabili per le macchine fotografiche, abbiamo percorso un tratto del fiume a tutta velocità, rischiando spesso di fare un bel bagno, ed alla fine siamo arrivati nel punto in cui 13.000 metri cubi d'acqua al secondo, suddivisi in 14 cascate, precipitano per 900 metri nel lago sottostante! 

Iguaçu Brasile
L'esperienza è di quelle che si ricordano per tutta la vita, il rumore è impressionante, le nuvole di vapore e le folate di vento mosse dall'acqua tolgono il respiro, per non parlare degli arcobaleni giganteschi che si formano tra una cascata e l'altra! 


Iguaçu Argentina




























Dal lato argentino, la Garganta del Diablo si può ammirare anche dal "Balcón de la Garganta del Diablo", dove si arriva tramite una delle passerelle e dove ci si trova davanti un immenso e impressionante muro d'acqua! 


Garganta del Diablo
Quando il fiume è in piena, alcune passerelle e alcuni punti di osservazione vengono chiusi per la sicurezza dei turisti. Rientrando dalla visita al lato argentino, ci siamo fermati sul ponte Tancredo Neves da dove si può ammirare il punto in cui si incrociano il Rio Iguaçu e il Rio Paranà che corrisponde al confine di tre grandi Stati: Brasile, Argentina e Paraguay.


Ponte Tancredo Neves
La riva brasiliana del Rio Paranà è famosa per i numerosi ristoranti di pesce e noi non ci siamo fatti mancare un buon pranzo al ristorante Maringa, specializzato in "Dourado assado", cioè un tipico pesce dorato di grosse dimensioni che si pesca nel Paranà che può arrivare a pesare anche 20 kg e che viene cotto alla griglia. Da provare assolutamente! 
Abbiamo trascorso due splendidi giorni immersi nella natura selvaggia e incontaminata di questo immenso Parco Nazionale.