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lunedì 9 febbraio 2015

New York: la statua della libertà e....il boss delle torte

Oggi voglio parlarvi di una meta ambita da molti: NEW YORK! In particolare di una giornata insolita che abbiamo passato in questa metropoli. 

La Statua della Libertà New York
La seconda mattina dei giorni che abbiamo trascorso a New York siamo partiti da Battery Park, il luogo di imbarco dei traghetti diretti a Liberty Island; essendo giugno, la giornata era stupenda con un sole meraviglioso. Man mano che ci si avvicina alla statua simbolo della grande mela, non si può che restare incantati dalla vista: è imponente, bellissima e merita assolutamente le circa cento foto scattate da Simone praticamente da ogni angolazione. 

Statua della Libertà New York
Prima di scendere a Liberty Island però abbiamo voluto fare tappa a Ellis Island, l'isola in cui venivano portati tutti i migranti diretti negli Usa in cerca della terra promessa. Qui venivano sottoposti a svariate visite mediche e, solo se ritenuti idonei, venivano portati sulla terraferma; chi invece aveva particolari problemi o malattie, veniva tenuto per altri controlli all'interno della struttura che ora è stata trasformata nell'Ellis Island Immigration Museum. Il museo è molto grande e si può visitare in poco meno di due ore utilizzando lo stesso biglietto per l'entrata alla statua della libertà.

Ellis Island New York
A noi è piaciuto tanto anche l'esterno, dove si trova il Wall of Honor, un monumento con scritti i nomi e i cognomi di chi è passato di là e ci siamo divertiti molto a cercare qualche nostro antenato! Stupendo anche il panorama. Da qui si ha una vista meravigliosa dello Skyline di Manhattan...ovviamente, anche a distanza di anni, l'assenza delle torri gemelle si fa ancora sentire molto. 

New York Skyline
Partiti alla volta di Liberty Island, non si può fare a meno di notare come la statua della Libertà vista da vicino sia sensazionale; purtroppo noi non abbiamo potuto visitare l'interno della statua perché bisogna prenotare almeno sei mesi prima e quindi, dopo un giretto intorno per scattare le foto di rito, eccoci partire per la meta scopo del viaggio di Emma a New York...arrivare fino ad Hoboken per andare a mangiare un pasticcino alla pasticceria "Carlo's Bakery" dal mitico Buddy Valastro, il "Boss delle torte".

Statua della Libertà New York
 Non è stato semplice arrivarci...infatti, invece di tornare a Battery Park, abbiamo preso un traghetto nel senso opposto, siamo scesi a Liberty State Park, sulla riva dell'Hudson River di fronte a Manhattan. Da qui abbiamo camminato per circa 20 minuti fino ad arrivare alla stazione  del Light Rail, un piccolo treno che finalmente ci ha portati nel quartiere desiderato. Da qui altri 10 piacevolissimi minuti di camminata attraverso una parte di New York che  in pochi conoscono, ma che vale veramente la pena di visitare, anche solo per vedere la differenza con Manhattan

Carlo's Bakery Hoboken
Ad Hoboken sono tutti molto più tranquilli, non sembra nemmeno di essere nella frenetica New York. E poi finalmente eccoci arrivati alla mitica pasticceria...a vederla da fuori è un pò deludente per me e Simone, ma Emma ovviamente non sta più nella pelle...Figuratevi come si arrabbia quando capisce che bisogna fare la fila di circa 200 metri e aspettare il proprio turno per entrare! Ma, dopo una lunga attesa davanti al locale, con il sole che picchia direttamente in testa...ecco il nostro turno. 

Carlo's Bakery Hoboken
Appena entrati ci rendiamo conto che tutto è proprio come si vede in televisione: il bancone, le vetrine che espongono le torte e i pasticcini, i commessi e il clima che si respira. In fondo al negozio c'è il tavolino in cui Buddy si siede per prendere le ordinazioni delle torte più strane e ingegnose mai viste... Mentre siamo in attesa di essere serviti, nel locale si sente un gran brusio e ci accorgiamo che tutti tirano fuori macchine fotografiche e videocamere...eccolo finalmente: il grande Boss...passa di corsa dalle scale che salgono al piano superiore dove c'è il laboratorio di pasticceria...giusto il tempo di un sorriso e di un saluto talmente veloce che non riusciamo nemmeno a fotografarlo. Ovviamente, dopo la grande emozione di Emma, non possiamo non comprare qualche pasticcino. 


Pier A Hoboken
Decidiamo di andare a gustarcelo con calma al Pier A, un meraviglioso parco dove la gente di Hoboken si reca per prendere il sole e praticare sport. I pasticcini sono coloratissimi, buonissimi e dolcissimi e ogni volta che a casa guardiamo una puntata de "Il boss delle torte" ci tornano in mente!

New York Skyline by Night
La nostra splendida giornata non è ancora finita; per rientrare a Manhattan abbiamo preso l'ultimo traghetto della sera all' Hoboken Transit Terminal. Un'emozione indescrivibile avvicinarsi alla miriade di luci e palazzi di Manhattan, passare accanto al ponte di Brooklin e arrivare al Pier 11 nelle vicinanze di Wall Street.

Ponte di Brookling by Nigth





                                                 







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